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Numero 24 30 Settembre 2004 Pietra su pietra Go-moku. Renju. Pente. Repensi. |
Responsabile Luca Cerrato |
Numeri arretrati, su
Pergioco
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Pietra su pietraQui di seguito vedremo uno dei tanti giochi che sono stati inventati con il passare dei secoli nei cinque continenti, che hanno come tema il mettere in fila dei pezzi. I più antichi sono stati trovati nel tempio di Kurna (1400-1300 A.C.), ma si pensa che l'origine sia ancora più antica, poiché molti di questi furono giocati per secoli con materiali poveri e con regole tramandate oralmente. Questo ha reso ardua o impossibile una ricostruzione storica accurata. | |
La struttura del filotto, cioè il mettere in fila un certo numero di pezzi, viene utilizzata in diversi modi. Nella maggior parte dei casi chi fa per primo il filotto è il vincitore, mentre altri giochi utilizzano il filetto come parte del gioco. Si veda per esempio il gioco che in Italia si chiama Tela, Mulino ed altri nomi,in cui il filotto di 3 pezzi viene utilizzato come tecnica di cattura di pezzi, mentre lo scopo del gioco è la cattura dei pezzi avversari. Comunemente la lunghezza della fila può variare da 3 a 5 pezzi, lunghezze superiori sono rare perché portano a partite più lunghe, le quali per la maggior parte delle volte finiscono in parità. |
Giocatori di Mulino Illustrazione da Libro de Juegos di Alfonso X |
In questo numero vedremo una famiglia di "5 in fila" che si è sviluppata nel lontano oriente. | |
Quattro in fila, ( in Inglese "straight four") , 4 pezzi dello stesso colore in fila con il esterni liberi. Questo tipo di attacco è imparabile, cioè il giocatore che realizza questa struttura vince. Una struttura che porta al 4 in fila è il 3 in fila. Le due strutture di sopra sono facilmente prevedibili ed evitabili da parte del avversario. Per rendere la vita più dura bisogna creare un attacco a "forchetta", cioè una mossa che crea due linee di attacco nello stesso tempo. Una forchetta può esser creata da: Doppio quattro (4-4), si ottiene depositando una pietra la quale forma allo stesso tempo più di un 4 in fila o un semplice 4. Doppio tre (3-3), si ottiene depositando una pietra la quale forma allo stesso tempo più di un 3 in fila da diverse posizioni. Un pò di storia del gioco. Il gioco arrivò in Giappone dal 700 D.C., nello stesso periodo in cui il gioco del Go fu introdotto in Giappone. Inizialmente il gioco era chiamato Go-Moku o Gobang o Morphion e con altri nomi. Quando fu pubblicato il primo libro dedicato il gioco fu chiamato Kakugo, un altro gioco con questo nome era già menzionato in uno scritto del 100 DC, ma non si è sicuri che i due corrispondano. Comunque il gioco giocato con le due regole dettate sopra fu chiamato abitualmente Go-moku e forse deriva dal antico gioco cinese Wutzu. Nel 1899 i giocatori giapponesi diedero vita alla prima associazione è il nome del gioco cambiò il nome in Renju (fila di perle). Con la nascita del Renju si introducono anche una serie di strutture di pezzi proibite al giocatore nero, che iniziando per primo ha maggiori possibilità di vittoria del giocatore bianco. |
4 in fila 3 in fila Doppio 4 Doppio 3 |
- 1899, viene proibito il doppio 3 ad entrambi i giocatori. - 1903, il doppio 3 è proibito solo al nero. - 1912, al nero è proibito fare un doppio 3 anche se è costretto. - 1916, il nero perde se forma un sovrafila (una fila di 6 o più pietre). - 1918, al nero è proibito farmare 4-3-3 (un 4 unito ad un doppio 3). - 1931, si suggerisce di ridurre la dimensione della tavola da 19x19 a 15x15. - 1931, si suggerisce di vietare al nero il doppio 4. - 1966, viene fondata la Nihon Renju Sha, la federazione Giapponese, la quale fissò le regole del gioco. -1988, nascita della federazione internazionale, RIF ( Renju International Federation ) |